Paliamo di Content Marketing, quello vero. I contenuti utili dovrebbero essere al centro del tuo marketing
Il marketing tradizionale sta diventando sempre meno efficace di minuto in minuto; come marketer lungimirante, sai che deve esserci un modo migliore.
Definizione del Content Marketing.
Il content marketing è un approccio di marketing strategico incentrato sulla creazione e distribuzione di contenuti di valore, pertinenti e coerenti per attrarre e mantenere un pubblico chiaramente definito e, in ultima analisi, per guidare l’azione redditizia dei clienti.
Invece di presentare i tuoi prodotti o servizi, stai fornendo contenuti veramente pertinenti e utili ai tuoi potenziali clienti e clienti per aiutarli a risolvere i loro problemi.
Il Content Marketing è utilizzato dai marchi leader
La nostra ricerca annuale mostra che la stragrande maggioranza dei marketer utilizza il content marketing. Infatti, è utilizzato da molte importanti organizzazioni nel mondo, tra cui P&G, Microsoft, Cisco Systems e John Deere . È anche sviluppato ed eseguito da piccole imprese e negozi individuali in tutto il mondo. Perché? Perché funziona.
Fa bene ai tuoi profitti e ai tuoi clienti
Nello specifico, ci sono quattro motivi principali – e vantaggi – per le aziende che utilizzano il content marketing:
- Aumento delle vendite
- Risparmi
- Clienti migliori che hanno più fedeltà
- Il contenuto come centro di profitto
Il contenuto è il presente e il futuro del marketing
Torna indietro e leggi ancora una volta la definizione, ma questa volta rimuovi ciò che è pertinente e prezioso. Questa è la differenza tra il content marketing e l’altra spazzatura informativa che ottieni dalle aziende che cercano di venderti “cose”. Le aziende ci inviano informazioni in continuazione, solo che la maggior parte delle volte non sono molto rilevanti o preziose (si può dire spam?). Questo è ciò che rende il content marketing così intrigante nell’ambiente odierno di migliaia di messaggi di marketing per persona al giorno.
Come costruire una strategia efficace
Passaggio n.1
Il primo punto è la pianificazione che include l’individuazione di un business case o di una semplice mission sulla quale va costruito l’intero piano; occorre chiarire, poi, quali sono i fattori di differenziazione dei prodotti o servizi dell’azienda, le aspettative in termini di redemption, la coerenza rispetto al piano di marketing; non ultimo, è necessaria una comprensione approfondita dell’azienda: chi siamo, dove siamo e dove vogliamo andare.
Passaggio n.2
Il secondo fattore da prendere in considerazione è l’audience di riferimento, possibilmente distinta (e segmentata) in due macro-categorie: da una parte gli stakeholder , dall’altra il mercato di riferimento, con tutte le opportune considerazioni da fare sulla tipologia di utenti/clienti che si intende coinvolgere, l’individuazione di una o più tipologie di buyer personas , le segmentazioni socio-demografiche e le corrispondenti differenziazioni dei bisogni e delle aspettative.
Più sono i target , diversi, a cui un’azienda o qualsiasi altro soggetto si rivolge, infatti, e più e di natura completamente diversa saranno anche i contenuti considerati di valore da quegli stessi target.
Cambio argomento per ottenere maggiore conversione
Allo stesso modo, di tappa in tappa del customer journey può cambiare sensibilmente la tipologia di contenuti che risulta efficace e in grado di generare conversioni: come ha sottolineato Marco Onorato di Marketing Espresso durante l’Italia’s Growth Talent 2021, così, il contenuto davvero “giusto” è quello che a ogni micro-momento del rapporto brand -consumatore sia in grado di «risolvere i pain points» dell’ultimo, dove per “pain points” si devono intendere letteralmente le note dolenti, i dubbi, le perplessità, ma anche le possibili resistenze del pubblico a cui ci si rivolge. Pubblico che, per tornare al nesso tra content marketing e e analisi delle buyer personas, «non è immobile» – ha continuato l’esperto – ma si muove, cambia continuamente, modifica i propri gusti, i propri desideri e le proprie necessità, tanto che, semplificando molto e con un esempio fornito ancora da Marco Onorato, una cosa è creare contenuti efficaci, coinvolgenti e performanti, per dipendenti alla prese con la consueta routine casa-ufficio e un’altra, completamente diversa, è farlo per dipendenti da mesi in smart working e remote working.
L’alternativa a costruire contenuti effimeri e adatti a singoli micro-momenti, è puntare su «slow content», come li chiama Rocco Rossitto, «che aiutino a far capire il valore della nostra azienda, ma soprattutto aiutino la persona nel momento in cui cerca qualcosa».
I contenuti “lenti” non sono «dei contenuti prestazionali rispetto al prodotto, ma dei contenuti relazionali» e, come molti studi sulle nuove aspettative dei consumatori nei confronti dei brand hanno dimostrato, è ormai tempo di considerare «la relazione un KPI strategico» perché se «la relazione è alla base della fiducia, la fiducia è alla base dell’acquisto», ha sottolineato durante un’intervista ai nostri microfoni in occasione di ecommerce Hub 2022 Rossitto.
Storia
Una volta definiti il piano e l’audience, si giunge al punto nevralgico: la storia, intesa nel senso più ampio del termine. È l’idea su cui si sviluppa l’intero piano di content marketing, il principio in base al quale differenziare l’esperienza dei potenziali clienti e ottenere un posizionamento distintivo sul mercato.
Non esiste una regola narrativa univoca né il riferimento al termine “storia” deve necessariamente far pensare ad un inizio e ad una fine.
L’elemento storytelling è indispensabile per costruire un legame di coinvolgimento con l’audience di riferimento e identificare la giusta chiave di lettura per elaborare un racconto capace di esprimere le sfide, le passioni, l’identità di un’azienda. Solo con una storia convincente e coinvolgente è possibile ottenere un piano di contenuti efficace.
Il marketing è impossibile senza grandi contenuti
Indipendentemente dal tipo di tattiche di marketing che utilizzi, il content marketing dovrebbe essere parte del tuo processo, non qualcosa di separato. I contenuti di qualità fanno parte di tutte le forme di marketing:
- Social media marketing : la strategia di content marketing viene prima della tua strategia sui social media.
- SEO : i motori di ricerca premiano le aziende che pubblicano contenuti coerenti e di qualità.
- PR : Le strategie di PR di successo dovrebbero affrontare i problemi a cui i lettori si preoccupano, non i loro affari.
- PPC : Affinché PPC funzioni, hai bisogno di ottimi contenuti dietro di esso.
- Marketing in entrata : il contenuto è la chiave per guidare il traffico in entrata e i lead.
- Strategia dei contenuti : la strategia dei contenuti fa parte della maggior parte delle strategie di marketing dei contenuti.
Ora che hai compreso cosa è veramente il content marketing sono sicuro che offrirai solo contenuti di vero valore ai tuoi lettori.
Buon lavoro…
Ps. Hai gia letto il mio ebook sull’Affiliate Marketing per principianti?
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